Maradona e la politica: l’anticonformismo, le polemiche e i nemici di Diego

Diego Armando Maradona è stato un leader, in campo e fuori, e le sue posizioni gli hanno procurato tanti nemici: la vita politica del Pibe de Oro.

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Diego Armando Maradona (Getty Images)

Calciatore, sì, ma anche un uomo poliedrico, che tanto ha diviso e trascinato nel corso della carriera e anche dopo. Maradona è stato un capopopolo nel senso più genuino della parola, un ragazzo e poi un uomo che ha saputo prendere posizioni anche parecchio scomode, che gli sono costate tanto nella sua vita prima e dopo il calcio. In campo gli attacchi continui al sistema, le polemiche infinite con la Fifa e le prese di posizioni clamorose a Napoli, la più importante ad Italia ’90, quando portò mezza città a tifare per la sua Argentina. Non è mai stato un uomo comodo, Diego, come dimostra anche la sua esclusione controversa ai Mondiali del ’94. Poi il dopo carriera e lo schieramento deciso a sinistra.

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Maradona e la politica: l’amicizia con Fidel Castro e l’anti-americanismo

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Diego Armando Maradona e Fidel Castro (GettyImages)

La passione per Che Guevara con tanto di tatuaggio, l’amicizia con Fidel Castro che l’ha ospitato a Cuba per la sua prima riabilitazione importante e che se n’è andato 4 anni fa – ironia del destino – il 25 novembre, proprio come Diego. Le prese di posizione anti-americane, gli attacchi all’establishment del pallone che gli hanno procurato tanti nemici e negato parecchi onori. Ma Maradona è rimasto se stesso fino all’ultimo, pur con tanti problemi suoi – e solo suoi, va sempre ricordato – e ha pagato le conseguenze di ogni suo gesto. Sempre a testa alta, fino all’ultimo dei suoi giorni.

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