Petagna, sacrificio e assist: così ha sfruttato l’assenza di Osimhen

Andrea Petagna ha cercato di sfruttare l’assenza di Osimhen per ritagliarsi un ruolo importante nell’undici titolare del Napoli: il bilancio dell’attaccante.

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Lozano e Petagna (GettyImages)

Victor è tornato. L’infortunio, la riabilitazione, poi il Covid. Ormai fa parte tutto del passato. L’attaccante nigeriano è stato nuovamente arruolato tra i convocati per Verona-Napoli. Partito come attaccante titolare, stava dando un grosso contributo alla manovra offensiva degli azzurri, soprattutto per la sua imprevidibilità.

Nella sua assenza, Andrea Petagna ha provato a sfruttare l’occasione per mettersi in mostra ed è diventato un punto di riferimento per la sua squadra. L’ex centravanti della Spal ha confermato di non essere un bomber, ma è un giocatore che spende molte energie e si sacrifica tantissimo anche in fase difensiva.

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Petagna, titolare per caso: 3 assist e qualche gol pesante. Ora torna Osimhen

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Andrea Petagna, titolare per caso

Nel momento del bisogno, Andrea non si è tirato indietro. Ha risposto presente ed ha lottato nei momenti più difficili del gruppo azzurro. E’ diventato titolare anche a causa dell’infortunio di Mertens. Tant’è che in qualche occasione Gattuso ha dovuto inserire Fernando Llorente nella mischia, ora con le valigie pronte per trasferirsi all’Udinese.

Petagna ha giocato la sua prima partita da titolare in Serie A con la maglia del Napoli contro il Crotone ed è stato autore anche di un gol. Si è ripetuto una settimana dopo contro la Sampdoria, subentrando nel secondo tempo a Fabian Ruiz, diventando artefice della rimonta contro i blucerchiati. In questo mese di gennaio ha fatto vedere le cose migliori. Senza dubbio, è entrato maggiormente negli schemi e ha cominciato a trovare il feeling giusto con i suoi compagni di squadra. Infatti, è stato autore di 3 assist ed un gol in 4 match di campionato. Inoltre, ha firmato la rete decisiva contro l’Empoli in Coppa Italia. In 24 presenze totali ha registrato 5 gol. Forse un po’ pochi per essere un centravanti, tuttavia avrà modo di migliorare ed essere più freddo sotto porta. Sono ancora molti gli appuntamenti a cui prenderà parte, anche da titolare: le chances non mancheranno. E non è scontato che Osimhen torni subito in alto nelle gerarchie di Rino.

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