Napoli, un anno senza tifosi allo stadio: il calcio privo d’identità

Un anno senza tifosi del Napoli allo stadio: da un anno il calcio non è più lo stesso, ma ritornerà. 

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Tifosi in Napoli-Torino, ultimo match con il pubblico al San Paolo (Gettyimages)

Il Napoli si appresta a giocare l’ennesima partita stagionale senza il proprio pubblico. 365 giorni senza cori, senza bandiere, senza calcio. E’ passato un anno esatto dall’ultimo match casalingo con gli spettatori allo stadio. Quello che un tempo si chiamava San Paolo e che adesso è diventato il tempio di Dios: Diego Armando Maradona.

Nessun appassionato ha potuto godere del cambio d’identità dell’impianto di Fuorigrotta. Solo gli addetti ai lavori e ovviamente i calciatori hanno avuto questo privilegio. Nel frattempo, il Napoli ha vinto e perso partite nel silenzio tombale che avvolge il rettangolo di gioco da mesi a questa parte. Era il 29 febbraio 2020 e nessuno poteva immaginarsi che quella sarebbe stata l’ultima gara con la spinta del pubblico.

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Napoli-Torino, l’ultima partita con i tifosi allo stadio

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Napoli-Torino, i tifosi al San Paolo con uno striscione contro il Covid 

Circa 25 mila spettatori festeggiavano la vittoria contro il Torino. Un anno fa, gli azzurri si imponevano al San Paolo contro i granata con il risultato di 2-1. In tribuna regnava inconsapevolezza e ingenuità. Non si conoscevano ancora bene i pericoli e le modalità di diffusione del Covid non erano ancora chiare. Il rischio, però, era percepibile e i tifosi dimostrarono vicinanza e affetto a chi già stava lottando contro un virus invisibile. Quei novanta minuti contro il Torino restano gli ultimi con l’abbraccio caloroso dello stadio verso i propri beniamini. 

A dir la verità, il San Paolo in un paio di occasioni ha ospitato un migliaio di tifosi. Ma niente in confronto alla bolgia solita che si crea nelle curve A e B e nelle tribune. Ed è proprio quell’atmosfera che manca al calcio. Senza lo spettacolo sugli spalti, senza gli appuntamenti fissi tra abbonati del sediolino accanto, senza musica, cori, incitamenti e anche proteste, questo sport ha perso una parte essenziale di sé stesso.

Difficile pensare ad un ritorno imminente dei tifosi allo stadio. Si giocherà probabilmente fino al termine della stagione a porte chiuse. Ma “Ha da passà ‘a nuttata”, e passerà. Arriveranno tempi migliori. Si ritornerà a godersi meglio lo spettacolo dal vivo. Ci sarà l’occasione per inaugurare seriamente e con il rispetto dovuto il Diego Armando Maradona di Napoli.

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