Napoli, i tre motivi per cui la squadra non lotta per lo scudetto

Il Napoli vince bene contro il Sassuolo, ha la champions ad un passo ma il pubblico no, non è contento, anzi.

Gli azzurri di Spalletti dominano e vincono bene contro il Sassuolo di Dionisi, una gara mai in discussione insomma. 6-1 e discorso praticamente mai iniziato per gli avversari. Il Napoli ha la qualificazione champions in tasca, un solo punto per la matematica, eppure la piazza contesta, la piazza protesta e tira fuori qualsiasi cosa. Uova contro il pullman, striscioni, cori.

Napoli Sassuolo ingresso
Ingresso Napoli Sassuolo LaPresse

Il Corriere dello sport, in un approfondimento sulla giornata di anticipi della quartultima giornata di campionato indaga sulla vicenda Napoli. Quello che insomma succede dalle parti della squadra di Spalletti. L’obiettivo stagionale, la qualificazione in champions ad un punto, ed il pubblico che contesta, tira uova, attende la squadra all’esterno dell’hotel dove alloggia, presenta striscioni.

Quello che succede al Napoli insomma potrebbe arrivare da lontano, si indaga quindi sulla natura dell’attuale condizione e si individuano a tal fine tre motivi principali. Tre cause da ritrovare nella società, nella squadra e nella tifoseria. Gli azzurri di Spalletti, insomma vivrebbero con strutturali difficoltà il loro percorso. Percorso, certo, non ancora concluso del tutto.

Il Napoli e i tre fattori che proprio non vanno: l’ambiente oggi non aiuta la squadra

Spalletti al Maradona
Spalletti panchina Maradona Alessandro Garofalo/LaPresse

La società, secondo il Corriere dello Sport, sarebbe complice in parte dell’attuale condizione del Napoli, l’intervento, ad esempio, mancato sul mercato, nella ricerca di un terzino sinistro ha portato in parte ad una condizione di estrema fatica e poca lucidità in certi casi, entrando in ambito rosa insomma. E poi, la figura della presidenza, della società nei fatti della squadra, molto vecchio stampa, la figura del “proprietario”, poco moderna e funzionale alle moderne dinamiche di campo e spogliatoio.

Complice la squadra, non capace di elevarsi, di raggiungere quella mentalità caratteriale e mentale, quel livello tale da costringerti a lottare seriamente per un obiettivo quest’anno più che mai raggiungibile. Infine le colpe dei tifosi, della piazza che quest’anno si è presentata alla squadra forse non nel migliore dei modi. Approccio non sempre caloroso, giudizio veloce e non sempre costruttivo. I tifosi insomma, valida o meno come dinamica, non hanno messo a proprio agio la squadra tra le mura amica. I risultati? Evidenti. Il Corriere insomma traccia una eventuale, interessante, lettura della situazione.

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