Storia Portieri Napoli, da Belardi a Reina. Ora si cerca stabilità

Pepe Reina © Getty Images
Pepe Reina © Getty Images

Caccia al numero 1. Se la Juventus ha blindato la sua porta per ben 16 anni con Gigi Buffon, il Napoli nelle ultime stagioni non è mai riuscito a trovare un portiere stabile, se non per una manciata di campionati alla volta. In principio fu Emanuele Belardi, insieme con Matteo Gianello. Furono loro a dividersi la porta della Napoli Soccer nel primo anno di C, il primo di Aurelio De Laurentiis. Poi arrivò Gennaro Iezzo e con lui la porta fu blindata per tre stagioni. Dopo ci fu un interregno – non esattamente indimenticabile – dell’argentino Navarro con lo stesso Iezzo. Nella stagione 2009/2010 l’estremo difensore originario di Castellammare di Stabia fu costretto alla panchina. Al suo posto infatti arrivò Morgan De Sanctis, reduce dall’esperienza spagnola con la maglia del Siviglia. Tornato in Italia difese la porta azzurra per 4 anni collezionando 76 presenze su 76 partite nelle prime due stagioni. Nei due anni successivi furono solo 5 le gare di campionato saltate a beneficio di Antonio Rosati, un altro che non ha lasciato un grandissimo ricordo dalle parti di Napoli.

Portieri Napoli, l’arrivo di Pepe Reina e il vuoto da colmare

Con l’arrivo di Rafa Benitez a Napoli, arriva anche Pepe Reina. Sembra l’inizio di una lunga storia d’amore, ma lo spagnolo resta solo un anno. In questa stagione riesce a diventare il primo portiere a parare un calcio di rigore a Mario Balotelli, il quale ne aveva realizzati in carriera 21 su 21. Inoltre il 3 maggio 2014 conquista la Coppa Italia. Si parla di un acquisto definitivo, ma alla fine Reina va al Bayern e lascia tutto nelle tremanti mani di Rafael. Saranno il brasiliano e Andujar a difendere i pali nell’ultima stagione di Benitez sulla panchina del Napoli. L’amore per la città e per la squadra spinge Pepe Reina a tornare in maglia azzurra e nei tre anni di Sarri è praticamente insostituibile. Ora il trono è vuoto e a parte Rui Patricio si seguono tutti portieri giovani, che potenzialmente potrebbero appropriarsi della porta azzurra per tanti, tanti anni. Visto il ruolo così delicato c’è davvero da sperarlo.

Impostazioni privacy