Napoli, dal caso Osimhen al mercato in chiusura: la giornata azzurra

Dal ricorso per la squalifica di Osimhen al mercato che entra nel rettilineo finale: cosa dobbiamo aspettarci oggi in casa Napoli?

Dopo la squalifica di Osimhen il Napoli fa quadrato e cerca di capire se il ricorso sarà accettato. Lo stop all’attaccante nigeriano pesa come un macigno, perché la seconda di quelle due giornate di squalifica è l’attesissima partita contro la Juventus, dell’11 o del 12 settembre. Il club partenopeo si appellerà al fatto che fosse a tutti gli effetti uno scontro di gioco, nonostante il pallone lontano, e al precedente dello scorso anno in cui Ciro Immobile, per uno schiaffo ben più evidente a Vidal dell’Inter, prese una sola giornata di squalifica. Una situazione complessa, che potrebbe avere uno sbocco positivo ma anche restare così com’è, visto che il referto dell’arbitro Aureliano lasciava poco spazio all’interpretazione, benché la sua stessa lettura dell’azione fosse a tutti gli effetti solo un’interpretazione. Si attendono sviluppi, intanto si inizia a ragionare su quello che sarà il rush finale di un mercato mai così povero di emozioni.

Il calciomercato del Napoli: da Amrabat alle cessioni

La priorità sul mercato l’ha fissata Luciano Spalletti: serve un centrocampista fisico che possa dare sostanza alla mediana, ma la posizione della società è chiara fin da inizio luglio. Se non si cede non si compra, per questo motivo Giuntoli fa il possibile per trattenere tutti i titolari e per trovare un affare low cost, perché è più importante trattenere i vari Insigne, Manolas e compagnia piuttosto che fare un investimento importante per completare una rosa già di per sé competitiva, o almeno così la vede Spalletti.

Per il centrocampo il nome in pole position è quello di Sofyan Amrabat, ma bisognerà convincere la Fiorentina a cederlo in prestito con diritto di riscatto e non con obbligo. Le alternative sono tutte troppo costose. Probabile che il Napoli aspetti fino agli ultimi giorni per piazzare un colpo a condizioni vantaggiose, come fu lo scorso anno per Bakayoko.

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