Il Napoli non prenderà il terzino: i 5 “motivi” che hanno convinto ADL

Il Napoli resta ancora senza un terzino sinistro: i cinque motivi che hanno convinto De Laurentiis a non prendere rinforzi

De Laurentiis sugli spalti
De Laurentiis (Getty Images)

Nuova stagione, vecchio Napoli. Giunti (quasi) al termine di una delle sessioni più immobilistiche della recente storia azzurra, De Laurentiis accoglie soltanto due volti nuovi (Anguissa Juan Jesus) e qualcuno già passato di qui (su tutti Adam Ounas). Per il resto, Spalletti farà leva sulla stessa rosa che fu quella di Gattuso.

Un mercato che in dote ha portato poco o nulla a questa squadra, che almeno è rimasta intonsa dai movimenti in uscita. Una bella e una brutta notizia per il Napoli, che si godrà per un’altra stagione i propri big, ma che dovrà ancora fare i conti con le solite mancanze dell’organico.

Se a centrocampo l’arrivo di Anguissa ha tamponato l’emergenza numerica del reparto mediano, in difesa la fascia sinistra continua a piangere. Il mancato arrivo di Emerson Palmieri e l’eterna convalescenza di Faouzi Ghoulam costringono Spalletti sperare nella prolungata integrità fisica del solo Mario Rui, unico terzino di ruolo per la fascia mancina degli azzurri. Il che racconta molto delle potenzialità del suo Napoli in quella zona del campo.

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De Laurentiis sugli spalti
De Laurentiis (Getty Images)

Terzino sinistro, cinque motivi che hanno convinto ADL a non ritoccare il suo Napoli

Tuttavia, il quadro potrebbe essere meno scuro del previsto. Cinque motivi avrebbero convinto Aurelio De Laurentiis a contenere le spese e a rimandare l’investimento per il terzino sinistro. Cinque motivi che corrispondono a cinque profili a disposizione di Luciano Spalletti, capaci tutti (chi più, chi meno) di ricoprire efficacemente quella porzione di campo. I primi due sono, gioco forza, Mario Rui Ghoulam, anche se gli effettivi tempi di recupero dell’algerino restano ancora incerti.

Ragion per cui, occhio alle tre alternative a disposizione degli azzurri per la fascia sinistra. Su tutti, c’è il neo-acquisto Juan Jesus. Arrivato per colmare la partenza di Maksimovic, l’ex Roma può ricoprire anche il ruolo di terzino sinistro (come visto già nella trasferta di Genova). Una posizione che il brasiliano ha imparato a conoscere proprio con Luciano Spalletti, ai tempi della Capitale.

Di Lorenzo Napoli
Koulibaly, Insigne e Di Lorenzo (Getty Images)

Due soluzioni possono arrivare da destra

Poi, c’è il sempre utile Giovanni Di Lorenzo, che già ai tempi di Carlo Ancelotti aveva ricoperto il ruolo di terzino sinistro. L’ex Empoli, chiaramente, resta intoccabile sulla fascia destra, ma in extremis può essere anche speso come soluzione sulla fascia opposta. Un discorso che può essere applicato anche per il giovanissimo Alessandro Zanoli.

Il classe 2000 è stata una delle sorprese del precampionato azzurro e si è guadagnato la permanenza al Napoli, con il benestare di Luciano Spalletti. L’ex Legnago può ricoprire più ruoli della linea a quattro e può ritagliarsi uno spazio anche come alternativa di Mario Rui. O semplicemente giocare a destra, in caso Di Lorenzo venisse dirottato sulla sinistra.

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