Rrahmani, sfogo contro la Serie A: “Lo dico da sempre!”

Duro sfogo del difensore azzurro al campionato italiano: Rrahmani mostra frustrazione e ammette di averlo già detto in precedenza.

Amir Rrahmani, sfogo contro la Serie A
Amir Rrahmani, sfogo contro la Serie A (LaPresse)

Amir Rrahmani si sta dimostrando un giocatore prezioso, sotto tanti punti di vista. Lucido, attento, leader in difesa da quando non gioca Koulibaly al suo fianco. Insomma, non è un caso che ad inizio stagione era partito dietro nelle gerarchie e poi ha sorpassato Kostas Manolas, ceduto in Grecia.

L’ex Hellas Verona è capitano del Kosovo. Negli ultimi anni ha giocato partite importanti con la maglia del suo Paese, incrementando la sua esperienza internazionale, diventando un punto di riferimento anche per la sua nazionale. Esperienza che viene messa puntualmente a servizio anche della squadra partenopea.

Ma Rrahmani ha voluto esprimere contrarietà e una certa frustrazione per un atteggiamento della stampa, dei media e forse dei tifosi italiani: in Serie A è poco considerato.

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Rrahmani all’attacco: “Solo perché sono del Kosovo…”

Rrahmani, difensore del Napoli
Rrahmani, difensore del Napoli (LaPresse)

In un’intervista rilasciata al quotidiano “Roma”, il difensore del Napoli si è lasciato andare ad una riflessione interessante sul calcio italiano. Amir Rrahmani sostiene di esser sottovalutato in Serie A e tutto per colpa della sua nazionalità: “Se fossi italiano, tutti parlerebbero di me. Lo penso da sempre. A quanto pare – afferma il centrale azzurro con una nota amara – la mia Nazione non è molto considerata a livello calcistico. Ciò significa che devo impegnarmi di più per costringere la critica a seguirmi“.

Ma è chiaro che Rrahmani è entrato già nel cuore dei tifosi per le sue buone prestazioni. Certamente, stare al fianco di Koulibaly dà serenità, ma è merito suo se è riuscito a conquistare la maglia da titolare. Addirittura, Amir sostiene di esser pronto di prendere l’eredità di Kalidou: “E’ una grossa responsabilità, perché Kalidou è un leader. Ma se dovesse accadere, non ci saranno problemi. Sarà un privilegio“.

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