Napoli-Spezia, Spalletti vara il 4-3-3 alla “Guardiola”: importanti cambi in attacco

Il Napoli si prepara ad affrontare lo Spezia senza Osimhen in attacco: Spalletti è orientato a confermare il 4-3-3 ma con una novità inedita

Dopo il trionfo in Champions League col Liverpool Luciano Spalletti non intende per nulla abbassare la guardia. L’allenatore del Napoli, nonostante gli acciacchi fisici dopo la caduta in casa, è sembrato grintoso e determinato nella sua opera di “pompiere”. Il tecnico ha voluto “calmare” gli entusiasmi, parlando di una buona partita (“Come tante altre che abbiamo fatto l’anno scorso”) e il mirino puntato deciso sulla prossima partita, quella contro lo Spezia di sabato, ancora al “Maradona“.

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Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti (Ansa)

“Niente lezioni, niente presunzione, niente arroganza – ha insistito l’allenatore – quando giochi per il Napoli devi fare questo ogni giorno. Abbiamo fatto una buona partita, ora pensiamo allo Spezia”. Concentrazione massima, quindi, con l’allenatore azzurro che è sembrato già molto teso e concentrato. E’ evidente che sabato si aspetta una prestazione di grande livello, in linea con quella vista col Liverpool. Ovviamente la caratura dell’avversario è enormemente inferiore, e probabilmente basterà soltanto la massima concentrazione per portare a casa la vittoria. Intanto, Spalletti dovrà fare a meno di Victor Osimhen: l’attaccante nigeriano si è infortunato nel secondo tempo col Liverpool e rimarrà fuori per almeno una decina di giorni. Già l’allenatore del Napoli aveva annunciato la sua assenza per lo Spezia, e quindi scatta immediatamente la domanda su chi sostituirà il nigeriano. Giovanni Simeone è entrato benissimo, segnando un gol dopo tre minuti e giocando una buona gara.

Napoli-Spezia, Spalletti pronto a confermare il 4-3-3: l’ipotesi Raspadori

Per lui un tempo abbondante in campo, e con la possibilità di partire titolare anche sabato, sfruttando la grande carica emotiva dopo il debutto da sogno in Champions League, con tanto di emozionanti lacrime di commozione. Dovrebbe essere scontata la conferma del 4-3-3. La deludente gara col Lecce e quella straordinaria col Liverpool, hanno segnato la differenza di rendimento tra i due sistemi di gioco. Sembra difficile che Spalletti azzardi ancora il 4-2-3-1. La variante potrebbe essere Raspadori: se il nuovo arrivo dovesse partire ancora dalla panchina, sarebbe la sesta esclusione dai titolari su sette partite. Forse un po’ troppe. Per questo Spalletti potrebbe optare per il “piano B”.

Napoli, gli effetti del turnover
Napoli, gli effetti del turnover (LaPresse)

L’ex Sassuolo potrebbe fare il falso nueve nel 4-3-3, e giocare lui al posto di Osimhen. Entrerebbe nella logica del turnover, e se l’italiano deve diventare l’erede di Mertens, è ovvio che deve agire anche come prima punta. A Sassuolo lo ha fatto spesso con risultati positivi, e quindi Spalletti potrebbe optare per la prima punta “alla Guardiola” e provare Raspadori in un altro ruolo. Del resto, il primo tempo col Lecce nel 4-2-3-1 di Giacomo è stato molto deludente, e quindi il cambio di ruolo potrebbe dargli la possibilità di offrire una prestazione più convincente.

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