Il 30 giugno 2022 scadranno cinque contratti in casa Napoli: tre di questi non saranno quasi certamente prolungati.
Il 30 giugno è, come ogni anno, una data importante per le società dal punto di vista del bilancio e della scadenza dei contratti di quei giocatori in bilico per la stagione seguente: l’anno prossimo saranno ben cinque i calciatori del Napoli con la valigia pronta, nell’eventualità che il rapporto si interrompa e le rispettive strade si separino. Il caso più eclatante è quello di Insigne, una distanza tra le parti certificata dalle parole del suo procuratore: capitano col futuro tutto da scrivere dunque, così come Ospina che però – ad oggi – sembra essere il più vicino a porre la fatidica firma.
Sensazioni diverse, invece, per quanto riguarda gli altri tre casi della rosa: secondo quanto riportato da ‘Sky Sport’, sarebbero quasi nulle le speranze di prolungamento per Ghoulam, Malcuit e soprattutto Mertens. Se per l’algerino e il francese l’addio era preventivabile da tempo, non si può dire lo stesso per il belga, da poco rientrato a pieni ranghi dopo i guai fisici che hanno condizionato la scorsa annata e l’inizio di quella in essere. Soltanto un colpo di scena eviterebbe un addio doloroso per i tifosi del Napoli: magari simile a quello di un anno e mezzo fa quando, vicinissimo all’Inter, alla fine Mertens scelse di seguire il cuore sposando nuovamente la causa azzurra.
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Nodo contratti per il Napoli, Mertens: “Voglio restare”
Anche se tutti gli indizi portano all’epilogo del divorzio, le intenzioni di Mertens sono abbastanza chiare e lui stesso le ha esposte in conferenza stampa dal Belgio, dove si trova per disputare gli ultimi due incontri di qualificazione a Qatar 2022 con la sua nazionale: “Non penso che tornerò qui per giocare, anche se nel calcio nulla è stabilito in partenza. A Napoli mi trovo benissimo e spero di restare il più a lungo possibile, quando la società non mi vorrà più mi troverò un posto dove andare“. Parole di grande affetto per una città che ha dato tanto a ‘Ciro’, ma che potrebbero non bastare per far sì che questa non diventi la sua ultima stagione all’ombra del Vesuvio.